"Amavo la letteratura, ero affascinata dalla scienza. Alla fine mi sono dedicata alla ricerca scientifica, ho lavorato nelle aziende farmaceutiche, ma mi mancava qualcosa. A un certo punto mi hanno chiesto di collaborare nella ricerca sulla sclerosi multipla: non potevo tirarmi indietro, è stato un grande cambiamento di vita. Mi sono sentita subito a casa, ho imparato a non guardare solo alla carriera, ma ad aiutare le persone in modo concreto. Sono entrata in punta di piedi. Ascoltavo, chiedevo, imparavo, e più andavo avanti, più mi sentivo rinascere. Finalmente potevo guardare negli occhi le persone, capire i loro bisogni reali, e restituire quello che avevo imparato negli anni.Poco tempo fa qualcuno mi ha detto: Paola, grazie per quello che fai, perché osi, perché sbagli, perché cerchi sempre una strada nuova.Ho provato tanto orgoglio e soddisfazione, in quelle parole è racchiuso il senso di tutto il mio lavoro. La filosofia che sta dietro alla ricerca è proprio questa: non smettere mai di credere di poter cambiare le cose".Lei è Paola Zaratin, direttrice della ricerca scientifica della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla. Ama lavorare in gruppo, stare a contatto con gli altri, perché è consapevole che da soli non si va da nessuna parte.Ha sviluppato un metodo innovativo che coinvolge i pazienti nella ricerca, un modo per creare collaborazione, umanizzare la scienza e metterla al servizio delle persone.