Lei è Ilaria. Vive a Milano. Ha 21 anni. Va in Belgio per il matrimonio di un amico. Bussa alla porta dello sposo, apre un ragazzo che non conosce. Sguardo simpatico, sorriso luminoso, si chiama Raphael. Ilaria non riesce a staccargli gli occhi di dosso. Trascorrono insieme tutto il tempo, visitano Bruxelles, parlano, si salutano con la promessa di rivedersi. Nei mesi successivi si scambiano lunghe lettere, finché un bel giorno Raphael si presenta alla sua porta. Cosa ne dici, ci diamo una possibilità? Ilaria non ha certezze, solo quel sorriso luminoso. Vanno a vivere insieme. Ilaria studia all’università, lavora, nei ritagli di tempo girano il mondo zaino in spalla. È il 2003. Sono in Turchia. Ilaria sta stendendo i panni, si volta. Raphael è in ginocchio, un anello tra le mani. Si sposano, viaggiano, si divertono per due anni, sognano un figlio. È il 2005. Ilaria lavora al computer, sente un bruciore agli occhi, vede sfuocato, sarà la stanchezza. La vista intanto peggiora. Fa diversi controlli, i medici le sbattono in faccia una parola spaventosa. Sclerosi multipla. Ilaria scoppia a ridere. No, grazie non la voglio. Urla, si rifiuta di accettarlo, prende psicofarmaci per cercare di stare tranquilla. Il futuro è diventato una strada buia, a senso unico. In quel momento delle braccia calde la stringono. Il sorriso di Raphael brilla oltre le tenebre. Amore cosa ne dici, diamo una possibilità alla vita? Ilaria ha una paura folle. Si stringono, si amano. I medici dicono che il bambino non corre rischi, ma la gravidanza potrebbe far peggiorare la malattia. Siete sicuri? Oggi Ilaria e Raphael hanno due figli. Condividono la stessa strada da venticinque anni, si capiscono con uno sguardo. Ilaria scherza, non è stata un grande affare come compagna, farebbe meglio a rottamarla, ma lui si ostina a tenersela così com’è. Raphael parla poco, è molto presente, sempre. Ilaria continua a lavorare, fa danza, va in palestra, a volte è un leone, altre un pulcino. Non si sente coraggiosa, ha tanta voglia di vivere.