
Lui è Andrea. Vive a Sarzana, in Liguria. Ha 32 anni. Da un po’ di tempo è tornato single, ha voglia di svagarsi, conoscere gente nuova. Entra in un locale. Gli amici stanno parlando con due ragazze, Andrea si unisce al gruppo. Il tempo di presentarsi ed è già bello cotto. C’è qualcosa negli occhi di Eleonora che gli toglie il fiato. Vorrei rivederti, dimmi dove lavori che ci prendiamo un caffè. Le strappa un sorriso, aspetta con ansia e il primo giorno libero si presenta al centro commerciale. Eleonora è bella come ricordava. Vuole portarla fuori a cena, fare questo, programmare quest’altro, ma lei lo blocca. Ho la sclerosi multipla, appena diagnosticata, e devo andare a fare la prima iniezione. Andrea ascolta. La mente registra, il cuore parla. Vorrà dire che imparerò a fare le punture. Nel giro di qualche mese Eleonora si trasferisce a casa sua. Gli rivoluziona mobili e arredo. Andrea ride. Al suo fianco niente gli fa paura, sente che può fare tutto. Anche prenderla tra le braccia e accompagnarla in bagno quando lei fatica a camminare. Trascorrono mesi felici, poi Eleonora deve stare in ospedale. Non sa quando uscirà, il futuro è una grande incognita. Gli dice che può andarsene, lo capirebbe. Andrea ride. Amore mio, c’è solo un posto dove voglio andare. Stringe la sua mano e la porta dritta all’altare. È al suo fianco ogni volta che la malattia bussa alla porta. La vede rialzarsi, cadere, rimettersi in piedi senza mai perdere la voglia di ricominciare. Andrea osserva incantato quella forza della natura. Lui sarà anche il suo bastone, ma è lei che gli sta insegnando a camminare. Oggi hanno una figlia, un uragano di gioia arrivata contro ogni pronostico medico. Da oltre dieci anni Andrea fa le punture a sua moglie. Gli ha insegnato che vale sempre la pena di lottare per la vita. L’ha fatto diventare uomo, marito, padre. Non sa cosa accadrà domani, l’unica certezza è che lui ci sarà. Il loro amore è cresciuto fino a diventare una fortezza inespugnabile.